“Pittura 1981/1984”
“Cercando lo spazio” (tecnica mista su legno cm 250×200) (1982)
“Quando le Parole non riescono più ad esprimere concetti, allora nasce la Pittura”
….. Nelle Pitto-sculture de Francisco non si avvale più del dipinto come immagine statica, bloccata, ristretta in un continuo trompe-l’oeil della tela a due dimensioni. Abbinando la scultura, che non è più la lingua morta di Arturo Martini del 1945, l’ opera d’ arte acquista una sua intima vitalità, un movimento, una dinamica. In questo senso “Verso la nascita” (agglomerato cm 120 x 120) è una struttura vibrante di accartocciature, di aculei aggettanti, di lamelle poliedriche, di slabbrature. Proiezioni che intendono uscire dall’irrealtà per raggiungere l’universale. ….























….Il fruitore modifica ed interviene nella scultura, aprendo i pannelli, ruotando i sostegni: visualizza gli uomini muscolosi, caravaggeschi, che incombono sulla scena in chiare e vellutate forme cromatiche. Ora fili cosmici tendono i loro lacci tra quadro e quadro, per affermare che non vi è più un ‘operazione estetica in atto ma un intervento metafisico guidante come emancipazione e teoria dell’emozione, dominio ed opposizione indeterminata. L’intersoggettività rapisce lo spettatore, che agendo gira la tavoletta modificando la realtà. È un’ attenzione rivolta alla storia che può essere modificata con un gesto deoggettivante. ….
…Se nei precedenti periodi estetici Angelo de Francisco aveva operato una morte ontologica dell’essere, per denunciare la lotta, la guerra, la violenza, la distruzione, in un mondo orgiastico travolto dal progressivo dèpèrissement dell’essere, ora questa rinascita intende polarizzare l’ attenzione del fruitore sulle poliedriche pitto-sculture per la rivalutazione dello spirito universale nella ricerca autentica dell’ uomo, che non può essere – ben inteso – separato dalla condizione generale della società. …
di Antonino De Bono (Arte più Arte – aprile 1983)





