“Assemblaggi Metacrilatici” – (2010)
“Nonostante” – 2010 – (Stampa diretta su plexiglass accartocciato e assemblato a listelli di plexigalass termodeformati) – (cm 20 x 30 x 40)
Listelli di plexiglass, fotografie stampate su lastre di plexiglass, termodeformarle con una pistola termica, assemblarle, costruire qualcosa che assomigli ad una scultura, senza essere uno scultore. Incollare e fissare i pezzi; un lavoro a caldo ed interessante…
“Assemblaggi Metacrilatici” (2010)
“…. Da decenni osservo e seguo l’opera di Angelo de Francisco e l’ammiro nella sua forma d’espressione che è insieme realistica e astratto-informale, fantasiosa e meditativa, satura di impegno umano, di denuncia, di motivazioni culturali, ma anche di speranza. Quadri, fotografie, tecniche miste e assemblaggi, mai analiticamente descrittivi, ma coinvolgenti, ricchi di seduzioni sul senso del nostro esistere e della nostra sfida al nuovo millennio senza più i valori di un tempo, ma proiettato in un massificato e condizionato dominio telematico.
”I suoi lavori si aprono così a innumerevoli interpretazioni, non ultima quella di una società alla deriva senza più il desiderio di riscatti sociali, in balia di poteri autoritari o di “caste” politiche ancora peggiori e cerca di mettere in rilievo le turpitudini storiche, geografiche o ambientali perpetrate contro l’umanità. Sono le sue opere creazioni utopistiche al servizio di valori forti, che vanno interpretate nella volontà di coglierne la tensione. …..” (Giuseppe Possa)























….. <<In seguito>> prosegue Angelo, << mi sono accorto che imprigionate nel plexiglass quelle immagini fotografiche necessitavano di un intervento manuale, più plasmabile, così servendomi di una pistola termica ho iniziato a deformale a muoverle nello spazio, ad assemblarle con lastre di plexiglass caldo bianco o nero, creando così piccole sculture termodeformate, che in seguito ho definito “metacrilatiche”, dove l’immagine fotografica è sempre presente, incastrata, però, in un nuovo contesto creato da queste lastre deformate e attorcigliate>>.
Colori, forme e immagini che richiamano la condizione umana in un continuo moto o sembrano creare una dinamica artistica, non più come supporto d’opera, ma come superficie espressiva attorcigliata, campo d’azione, afflato contemplativo della vita. Le contorsioni, le tortuosità o le curve serpeggianti, ricavate in quelle lastre di plexiglass (che l’autore ha definito “metacrilatiche”), sono espresse in un astratto figurale. Qui la materia viene modificata e controllata al fine di ottenere immagini espressive cariche di simboli, inglobate e assemblate, quasi mini-installazioni scultoree, in cui l’artista modella un rigore plastico necessario per raccontare la difficile esistenza contemporanea.
Ed è appunto da piani diversi o da spazi verticali che giungono emozioni di un unico flusso narrativo dal contenuto concettuale, in cui Angelo de Francisco racconta un mondo onirico di visioni post-moderne (o geometrie arcaiche come sospese in un incantesimo antico) che danno vita a questa serie di opere termo-deformate, numerate ma senza titoli specifici. …. (di Giuseppe Possa)
“Progetti pietre laviche” (2009)










Video
“Qualche anno dopo, ad una Fiera scopro ……”



